Agricoltura digestato elemento essenziale per ridurre fertilizzanti chimici

L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, ha partecipato oggi, venerdì 15 Novembre, al convegno intitolato “Il digestato in agricoltura per la sostenibilità della zootecnia”, organizzato da ARAL e Università degli Studi di Milano per presentare i risultati delle ultime ricerche realizzate sia in ambito regionale che europeo e sottolineare l’importanza di un approccio moderno e sostenibile alla gestione del settore zootecnico.

“Per difendere la zootecnia dalle accuse di essere causa principale dell’inquinamento e per superare finalmente regole vecchie di trent’anni come la Direttiva Nitrati -ha dichiarato l’assessore Beduschi- vanno percorse diverse strade. La prima, immediata è la revisione del DM 90/2016 e dei vincoli e blocchi ormai anacronistici alle ‘finestre di spandimento’ dei reflui in campo. Altra cosa sui cui agire in fretta è rendere meno impattante sull’attività quotidiana la gestione del Bollettino nitrati”.

Una delle chiavi per il futuro del settore risiede nel digestato, il residuo delle fermentazioni dei reflui zootecnici utilizzati per la produzione di biogas, attività di cui la Lombardia è leader nazionale con oltre 500 impianti. Ricco di elementi nutritivi in una forma stabile e immediatamente disponibile per le colture, il digestato può diventare un elemento essenziale per ridurre il ricorso ai fertilizzanti azotati chimici.

“In prospettiva poi – ha proseguito l’assessore – ci impegniamo a chiedere a livello europeo una grande sperimentazione che riannodi la politica con la scienza. Gli impianti di biogas per produrre energia pulita e la parificazione del digestato ai fertilizzanti non solo risolverà il problema della gestione dei reflui, ma salverà un settore chiave della nostra economia agricola. “Solo così – ha concluso Beduschi – potremo liberare la zootecnia lombarda e italiana dal giogo repressivo di direttive anacronistiche, che non fanno i conti con l’innovazione tecnologica e che porterebbero alla liquidazione di un intero settore”. 

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